Nell'antichità Egizia e venivano usati delle specie di ventagli detti Umbela e Flabèlum, ma questi venivano adoperati soltanto nei servizi e nelle cerimonie di palazzo. Esiste un gran numero di bassorilievi e pitture già dalla XIX dinastia dell'Antico Egitto.
Inoltre alcuni di questi oggetti grazie alla loro pregevole fattura si sono conservati intatti fino a noi.
Flabello Egizio |
In Asia invece esisteva uno strumento etto punkah (pronuncia Hindi: pankha)
è un tipo di ventilatore usato nei primi anni del 500 a.C.
Nel suo senso originario, il punkah era una ventola portatile realizzata con
foglie di Palmyra.
Nell'era coloniale il termine
venne in uso, in particolare da parte degli anglo-indiani dell'India britannica,
per indicare un grande ventaglio basculante, fissato al soffitto e azionato da
un inserviente, un coolie detto "punkawallah".
La data di quest'invenzione
non è conosciuta, ma era nota agli Arabi già nel VIII secolo.
Il Punkah non venne comunemente usato in India prima della
fine del XVIII secolo.
Dall'inizio del XX secolo,
nelle caserme e in altri grandi edifici, sistemi elettrici di azionamento
soppiantarono largamente quello manuale.
In lingua inglese il
termine punkah louvre viene usato per indicare le bocchette di
ventilazione orientabili dei sistemi di aria condizionata, come quelle sugli
aerei o altri mezzi di trasporto passeggeri.
Un punkah in una casa di Natchez, Mississippi, Stati Uniti |
Sempre in Asia, i cinesi possedevano già dei ventagli rigidi in Bamboo nel II
Secolo A.C. Il ventaglio pieghevole venne inventato dai giapponesi nel VII secolo forse ispirati
dal meccanismo dell'ala del pipistrello. In Europa si conosce dalla fine del XV secolo dopo la sua importazione
dalla Cina, portato dai
portoghesi che avevano aperto rotte commerciali fino in Estremo Oriente.
Ventaglio Giapponese |
La civiltà greca adoperò il ventaglio per l'utilizzo domestico dal
V secolo a.C. e a loro volta sembra che gli etruschi e gli antichi romani
imitassero i greci.
Durante il Medioevo il ventaglio venne impiegato sia nell'uso
civile sia come oggetto simbolico in alcune manifestazioni religiose. Si
costruiva il ventaglio in forme molto diverse e con materiali molto variegati,
predominando la tela e le penne.
Successivamente il ventaglio fu introdotto in Francia da Caterina De' Medici, diventò
l'oggetto favorito di Elisabetta I
d'Inghilterra, e sperimentò importanti sviluppi in Europa nel XVII e nel XVIII secolo.
Non era un oggetto troppo difficile da copiare, né di difficile manifattura,
dal momento che si diffuse per tutta Europa, e dunque la sua elaborazione
avvenne sul piano decorativo e dei materiali.
Prodotto essenzialmente in
Francia, Inghilterra, Paesi Bassi ed Italia, divenne all'inizio un oggetto
aristocratico ed artistico, spesso riprendente i soggetti di dipinti noti sia
sulla pagina che sulle montature d'avorio, destinato a dame della classe
superiore.
Successivamente il suo uso si estese a tutti gli strati sociali, da una
parte divenne sempre più elaborato, destinato ad essere esibito in grandi feste
oppure appeso alle pareti come oggetto decorativo, dall'altra divenne più
standardizzato, leggero e resistente per l'uso estivo quotidiano.